impressioni sulla passione della fotografia e non solo

impressioni sulla passione per la fotografia e non solo

giovedì 28 aprile 2011

Olympus 35RC, ovvero la prova telemetro...parte seconda

Fatti due click. Paolo mi ha portato dalla Francia la sua Olympus 35RC in grandi condizioni. Io mi sono innervosito per quell'azione normale che dovrebbe essere caricare la pellicola, ho dovuto scaricare il manuale della macchina! Comunque ci sono riuscito, almeno credo. Montato un Fujifilm Superia 200 Iso. Solo 12 pose a colori, giusto per provare  e poi passo al bianco e nero.

Non avendo un responso di immagini, almeno per ora, posso dire che la macchina è bella, pesante e solida. Molto discreta e silenziosissima. Peccato che manchi di custodia e tappo per l'obiettivo, portarla a passeggio non è molto pratico. Utilizzerò la custodia della mia Superzoom 70. 

La piccola telemetro scatta in automatico a priorità di tempi, io scelgo il tempo di scatto e lei regola l'apertura del diaframma, fino ad un minimo di 2.8, che significa non esagerare con le foto di sera o al chiuso. La messa a fuoco, a telemetro manuale, mi ha dato una strana sensazione, mi sembra di essere lento e impacciato con il timore di mancare la messa a fuoco corretta. Confido di acquistare familiarità col tempo...solo le foto potranno confermarlo.

sabato 23 aprile 2011

Metti il Nikkor 18-55

Negli ultimi 3 mesi, da quando possiedo il Nikkor 35mm 1.8, raramente, per non dire mai, ho utilizzato il vecchio, plasticoso ma glorioso 18-55. Obiettivo spesso bistrattato è in realtà utilizzato da moltissimi neo-fotografi, è presente nel kit di tantissime reflex di fascia bassa. Il mio è tra l'altro ormai superato dalla versione vr. Non ostante tutti i suoi limiti è il vetro con cui ho iniziato, ho imparato e ho prodotto qualcosa di interessante. L'arrivo della primavera, la voglia di sole e spazi ha fatto si che lo rispolverassi. Bè, ecco qualche scatto recentissimo, due a 18mm (circa 27 sulla mia reflex formato dx) e uno a 24mm (circa 36 sul formato dx).

Monteberico a Vicenza

i panni della vicina

Dove vola la farfalla

venerdì 22 aprile 2011

Il prossimo passo

Oggi ho dato un'occhiata alle offerte sulla Nikon D90. Restano valide le considerazioni fatte sul corredo, che non è il caso di correre dietro sempre all'ultima novità e che non è necessaria chissà che macchina per fare buone fotografie, ma c'è sempre il "ma". Dicevo che dopo due anni la D40 in alcune occasioni mi sta stretta. In particolare soffro per il sensore più limitato della sorella maggiore e la mancata possibilità di avere tutti i comandi delle varie impostazioni a portata di mano, con dei tasti fisici. 
La D90 se ne sta uscendo di scena dopo anni di pregiato e onorato servizio. Ho avuto occasione di provarne una diverse volte, in montagna con il 70-300 e in luoghi chiusi con il Nikkor 18-105. L'unica nota negativa è l'ingombro, la differenza con la D40 si fa sentire, in particolare con il battery-grip montato, per il resto è stata una gioia. A teatro, con scarsissima illuminazione e il 18-105 utilizzato spesso a 70-105mm, la macchina mi permetteva di fotografare in modo veloce, senza mosso e mettendo a fuoco con sicurezza.
Dicevo che stavo guardando le offerte, 789 € per il solo corpo sono un buon prezzo, per un attimo sono stato tentato, poi però ho deciso che per ora, con la stessa cifra, posso fare un paio di viaggi e tornare con immagini che varrà la pena di guardare.

Nota: ho scavato nel mio archivio 2010-2011 e non trovo immagini scattate con la D90 (evidentemente erano sempre foto per altri che poi non ho conservato (o nemmeno copiato nel pc).

martedì 19 aprile 2011

Cremona, altre impressioni


Ecco un "angolo" molto conosciuto della città, l'idea era quella di mostrarlo in un momento meno usuale (il maltempo) e con un bianco e nero che ne esalti maggiormente le linee.


Un altro bianco e nero molto contrastato. Un palazzo in costruzione da anni che mi ha sempre colpito. Tornerò a costruzione ultimata. Entrame le fotografie sono fatte con la Nikon D40.

domenica 17 aprile 2011

Cremona

Non viaggio spesso, il che è un peccato, anche dal punto di vista fotografico. Per cui, forzatamente, uno dei soggetti che inquadro più di frequente é la città in cui vivo, Cremona. All'inizio ho preso nell'obiettivo il centro storico, con il Duomo, il Torrazzo, insomma i soggetti classici. Le principali bellezze artistiche della città ma anche quelle più rappresentate. Col tempo ho cercato di variare, mi sono dedicato a lunghe passeggiate e pedalate per trovare angoli poco conosciuti, luoghi che mi ispirassero. Alcune volte sono tornato a casa con la scheda di memoria vuota ma con piacere la città non ha mancato di farmi trovare momenti e angoli affascinanti. 

Piazza della Pace con il Torrazzo nella nebbia


Non sono però ancora soddisfatto. Mancano le persone di questa città, vorrei mostrare la vita quotidiana di quella che spesso viene etichettata come una città sonnolenta, in cui non succede mai nulla. Da tempo mi frulla in testa l'idea di ritrarre gli oratori della città, i loro cortili e le salette in cui si svolge e sopratutto si svolgeva in passato buona parte della vita dei ragazzi (non certo io che in oratorio ho passato sempre pochissimo tempo).

a pochi passi da via Novati, una sera a piedi verso casa

sabato 16 aprile 2011

Nikon D40




La Nikon D40 è la mia unica macchina reflex (ma ne servono di più?), un modello nato nel 2006 e che ho acquistato nel 2009, praticamente alla fine del suo ciclo vitale, pochi mesi prima che Nikon facesse uscire la D3000. Siccome non sapevo nulla di reflex mi sono affidato ad amici, alla rete e alle mie disponibilità di spesa. L'ultimo fattore è stato determinante, di buone macchine in giro ce ne erano diverse, ma la D40 era la più economica. Gli amici avevano Nikon e il buon Ken Rockwell elogiava questa reflex come una delle migliori per il fotografo amatore.

E' relativamente leggera e piccola, me la sono portata praticamente ovunque, mi chiedo se avrei fatto la stessa cosa con la splendida D90 o l'attuale D7000. Oltre al vantaggio della leggerezza e delle dimensioni relativamente contenute la D40 scatta anche delle belle foto, insomma, la resa finale è davvero buona, fino a iso 800 non ci si può proprio lamentare. Da neofita quale ero ho apprezzato moltissimo le semplici e intuitive guide tecniche accessibili da menù. Nikon fece davvero un ottimo lavoro, un modo efficace per aiutare direttamente sul campo il neo fotografo.

Oggi però, a distanza di due anni, comincia a starmi stretta. Per il modo che sto acquisendo di fare fotografie mi rendo conto che è una macchina che sta proprio nel mezzo. Se esco solo per fare fotografie, con borsa e obiettivi, una macchina più evoluta non mi dispiacerebbe per nulla. Magari che regga iso più alti, almeno 1600 e 3200, che abbia più punti di autofocus (i 3 della D40 però vanno più che bene nella maggior parte delle occasioni) e che permetta di cambiare impostazioni direttamente dai tasti fisici anzichè dovendo navigare nel menù.
Se sono in giro per altri affari vorrei invece una macchina più piccola, da tenere in tasca ma che non deluda per qualità delle immagini. Per ora il problema l'ho parzialmente risolto con la Canon A480.

Riflettendo sembra che la via di mezzo della D40 si adatti a quasi tutti le occasioni, a tutt'oggi scatta ottime foto e dopo 10.000 scatti va ancora alla perfezione. Se continuo a fotografare è anche merito suo.

giovedì 14 aprile 2011

il rasoio e la vita pubblica

"A parità di fattori la spiegazione più semplice è da preferire"

William of Ockham

Questo pensiero mi fa capire come sia più facile che il desiderio di potere, soldi, sesso rischi di corrompere un uomo piuttosto che l'invidia generi un complotto a livello nazionale. Potrei anche sbagliarmi, ma almeno ci sarebbe un filosofo a farmi compagnia.

Olympus 35RC, ovvero la prova telemetro



In realtà alla mia prova telemetro ancora non ci sono, manca qualche giorno. Un amico mi presterà da fine aprile la sua Olympus 35 RC e avrò un mese per verificare se davvero questo tipo di macchina è interessante come immagino. Le dimensioni, la silenziosità e l'uso delle pellicola la rendono una compagna ideale per raccogliere impressioni di vita in città senza essere troppo invasivi.

Fare street photography con al collo la mia reflex Nikon senza sembrare un paparazzo o un turista ficcanaso è veramente difficile! In alternativa ho la piccola Canon A480, che però a livello di immagine non sempre rende come vorrei.

Non resta che aspettare!

mercoledì 13 aprile 2011

Prime impressioni

Mi appassiono alla fotografia, mi lancio nel digitale poco più di due anni fa e il primo post di questo blog riguarda delle foto scattate con pellicola. Recupero una vecchia Olympus Superzoom 70, la carico con un rullino da 100 iso esselunga, scatto qualche foto a ottobre 2010 e poi la "dimentico" sul cruscotto dell'auto per cinque mesi. Finalmente decido di esaurire il rullino, in un'ora faccio oltre una dozzina di fotografie. Grande sorpresa nel vederne i risultati. La Olympus si è comportata benissimo, i colori non sono fedelissimi ma la qualità delle foto mi ha lasciato a bocca aperta.


Quanto prima mi procurerò altre pellicole per continuare a sperimentare. Come tanti nati col digitale, sto piano piano scoprendo il fascino dell'analogico.

© fabio foggetti

Le altre foto sono visibili sul mio profilo Picasa