impressioni sulla passione della fotografia e non solo

impressioni sulla passione per la fotografia e non solo

mercoledì 22 agosto 2012

London 2012 Paralympic Games



Dopo la bulimica esperienza olimpica di Londra, con immagini, bellissime, in ogni dove, ci avviciniamo alla seconda parte dei Giochi, quella dedicata agli atleti con disabilità. Per farsi una "dose" di belle foto e momenti suggestivi di questo evento, consiglio di seguirlo (anche) attraverso il sito di un gruppo di 4 fotografi che già in passato si sono dedicati ai Giochi invernali di Vancuver.
Del risultato di questo precedente progetto avevo parlato qui e qui. E sono colpevolmente in ritardo con le mie impressioni sul libro.

Il suggerimento è: dal 29 agosto fate la vostra visita quotidiana su londra2012.it

martedì 21 agosto 2012

Paesaggi lontani

Lavoro e profumo di vacanza, il mio cervello è soprafatto da queste cose. La mia presenza sul blog è ovviamente agostiana. Sporadica e svogliata.

Ma poi sono arrivate le foto di certi paesaggi che mi hanno commosso ed emozionato. E' vero che spesso e volentieri ci dimentichiamo quanto di bello c'è in casa nostra ma accade anche che, in alcune incredibili momenti, ciò che sta lontano da noi è così toccante che non si può fare a meno di rimanere a bocca splancata e senza parole. 

Non è la prima volta che accade, ma questa VOLTA le foto del deserto marziano mi hanno stregato. Non certo per il valore artistico ma per quello storico e per il significato dell'impresa. Il paesaggio di un altro pianeta, davanti a me sta proprio quello. Un altro mondo, lontano e che, visto così, sembra quasi il nostro. Ho avuto i brividi nel capire su quanto sia stranamente "normale" poter vedere le foto di Marte da casa mia. Chiudo perchè mi rendo conto che le parole scritte possono apparire confuse, ingarbugliate, ma tale è ciò che ho sentito.

Le fotocamere di Curiosity.
Altre curiosità dalla NASA.
Dal Post.




giovedì 9 agosto 2012

Normandia: Operazione Overlord

Scrivere delle foto di guerra di Robert Capa mi ha riportato alla memoria un viaggio fatto cinque anni fa in Normandia con il preciso scorpo di visitare i luoghi del famoso e terribile sbarco degli Alleati durante la Seconda Guerra Mondiale.
Esperianza toccante, istruttiva e anche importante nel rapporto con l'amico che ha condiviso con me la vacanza. Anche per questo le foto di Capa mi hanno tanto colpito.

A questo viaggio sono indissolubilmente legati 6 brevi video-diari girati e montati nelle serate trascorse presso un piccolo albergo di Arromanches. In qualche modo raccontano le mie emozioni e un maggiore ingenuità nel rapporto con le inquadrature e la"fotografia"

martedì 7 agosto 2012

Robert Capa a Verona per un mese ancora

Prima ho iniziato a fare foto, solo poi ho scoperto i grandi fotografi e Capa è sicuramente tra questi.
Molto di più dopo la bella mostra a lui dedicata in un suggestivo allestimento sotterraneo. Andateci durante questo ultimo mese d'estate che poi chiude.

Capa era un fotografo di guerra, uno fotoreporter spericolato, uno che si paracadutò con i soldati americani, che con loro sbarcò in Normandia durante il D-Day, che ha raccolto immagini della guerra civile di Spagna, che ha conosciuto grandissimi come Picasso ed Hemingway. Che ha messo un piede su una mina negli anni '50 e ha salutato il mondo. Capa immortalava le persone in guerra, i soldati in battaglia, i civili in fuga, momenti che mi hanno dato i brividi. Le sue foto sono un'esperienza da provare. Procuratevi un libro di sue immagini oppure, come ho intenzione di fare io, il suo racconto autobiografico "leggermente fuori fuoco"

domenica 5 agosto 2012

The best camera is the one that's with you


Libro di Chase Jarvis che:
1) inizialmente, senza leggere alcune recensione, pensai fosse un "manuale" su come utilizzare la fotocamera di una semplice compatta o di un iPhone.
2) una volta arrivato e sfogliato velocemente ho pensato fosse solo una raccolta di immagini.
3) letta l'introduzione ho sospettato fortemente fosse un modo per pubblicizzare il software e il sito thebestcamera.com
4) una volta terminato ho capito che si tratta di un esperimento interessante, una via per essere ispirati e catturare immagini non solo con la fotocamera dei nostri telefoni ma sopratutto con un occhio attento a cogliere momenti curiosi e affascinanti che accadono ogni giorno. Le frasi che Jarvis inserisce qua e là nel volume hanno lo stesso scopo e, in modo molto riuscito, non fanno altro che rafforzare il "messaggio" del libro. Delle oltre 200 foto non tutte sono memorabili ma anche questo può essere sfruttato a nostro favore. Cercare di capire come e perché alcuni scatti ci colpiscono è un esercizio utile.

Una volta chiuso ho avuto la conferma che ormai considero il mio smartphone più una macchina fotografica che un semplice terminale per chiamare e navigare. La sua forza sta non solo in un sistema lente-sensore accettabile ma anche nella capacità di gestire programmi di fotoritocco e di condivisione immediata.

Acquisto consigliato ma non indispensabile, un instant book che "fotografa" l'attuale moda, il ritorno all'immagine quadrata, quasi una polaroid digitale. Meglio se lo trovate usato.http://thebestcamera.com/