impressioni sulla passione della fotografia e non solo

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domenica 9 settembre 2012

Provenza e Camargue: i colori di cui accennavo

scorcio "classico", scontato simbolo di Provenza
Non ho saputo resistere, scrivevo nell'ultimo post, ai colori del viaggio francese. Troppo sfrontati, in quella fine di agosto, per essere lasciati lì. Alcuni me li sono voluti portare a casa, anche quelli sorprendenti della sera.

Personalmente non possiedo chissà quale corredo fotografico e in ogni caso, siccome mi piace viaggiare leggero, non potrei sopportare di avere nello zaino troppi obiettivi e, magari, un secondo corpo macchina. 

Per cui mi sono fatto bastare la Nikon D40, una macchina anzianotta che da un po' fantastico di sostituire ma che, proprio con queste fotografie, è ritornata a stupirmi e a non far pesare alcune delle sue limitazioni. Non nascondo che spesso e volentieri la stessa D40, per quanto piccola e leggera, mi ha dato fastidio dopo diverse ore a piedi. Per cui figuratevi se, anche potendo, mi sarei portato più obiettivi, magari pesanti!

Sono partito con due soli, il Nikkor 18-55 e il 35mm 1.8. Buona squadra che si dava il cambio tra il giorno e la notte.

il 35mm mi ha dato la possibilità di questo
Parto con il 35, perfetto per uscire la sera, per evitare di portarmi il cavalletto (che non ho) o il monopiede (che ho ma che ho montato solo al parco ornitologico). Scattare con f 1.8 vuol dire rinunciare ad una buona messa a fuoco, accettare il compromesso degli iso800 (che sulla D40 sono appena accettabili) ma avere poco peso e la possibilità di cogliere al volo le atmosfere dei vicoli storici. 

Il 35mm (che ricordo, sulla D40 equivale ad un classico 50mm delle macchine a pellicola) è sufficientemente versatile che, qualche volta, me lo sono portato anche di giorno. Sfortunatamente non sopperisce al grandangolo, un tipo di lente che esercita su di me un fascino indiscutibile. Qui è entrato in gioco il 18-55, la vecchia lente venduta in kit con la reflex, che mi ha permesso molto spesso di trovare proprio ciò che cercavo.

mare e cielo tempestoso
Non sarà un gran vetro in quanto a nitidezza e nemmeno in quanto mancanza di distorsione ma era l'unica lente "larga" che avevo con me e ha fatto molto bene il suo dovere. Anche nel mettermi a disposizione una decente escursione focale, permettendomi di avere un corto tele (i 55mm) a disposizione per alcune inquadrature.

Sono contento di ciò che ho portato a casa, sono poche immagini che mi rimangono degli occhi con piacere. Detto questo, se avessi avuto possibilità di scelta avrei preferito il Nikkor 16-85 per il giorno e la Fuji X100 da portare in giro la sera.


 
come sopra, sempre il 18-55 alla sua focale più ampia
Controluce dall'atmosfera "romantica" sempre con grandangolo

palazzo dei Papi ad Avignone

Sempre il 35mm 1.8

Spesso le case rendevano più alla luce dei lampioni

2 commenti:

  1. sono i colori che descriveva Van Gogh nei suoi scritti al fratello!! complimenti Sarah

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    1. Grazie, complimento bene accetto, quasi imbarazzante. Bello risentirti su queste pagine.

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