impressioni sulla passione della fotografia e non solo

impressioni sulla passione per la fotografia e non solo

domenica 29 dicembre 2013

Indiana Jones e l'Ultima Crociata

di Fabio Foggetti

"L'uomo col cappello è tornato, e questa volta ha portato con sè papà", più o meno recitava così la frase con cui nel 1989 veniva pubblicizzato il terzo capitolo delle avventure di Indiana Jones. Lo ricordo ancora molto bene, tenevo uno dei volantini del film nel diario di terza media. Fu la prima volta che vidi un film di Spielberg al cinema. Ah, i 13 anni!

ah! Elsa!


Sembra tutto facile in mano al nostro regista, bella storia, luoghi suggestivi, il ritorno dei nazisti come avversari e il gigantesco Sean Connery in uno dei ruoli che, a parer mio, più lo ha caratterizzato. Il padre di Indiana Jones, con un solo film, è diventato un personaggio amatissimo.

Se dovessi consigliare uno solo dei film della serie, inviterei a vedere questo. Manca un po' del lato oscuro del primo (e anche del secondo) ma racconta un'avventura di ampio respiro, prende quasi tutto quello che di buono era presente ne I predatori dell'Arca perduta lo allegerisce e lo rinfresca. Voto 8 su imdb

sabato 28 dicembre 2013

In Oriente con Calypso

di Fabio Foggetti

tra un turno di lavoro, un film di Spielberg e un pacchetto regalo, sto seguendo in questi giorni il viaggio di una persona conosciuta la scorsa estate. Sta visitando l'Iran e ne parla in un blog rinato per l'occasione. In alcuni momenti sembra un viaggio di quelli antichi, alla scoperta davvero di un mondo diverso, forse sono i suoi pensieri a farlo sembrare così oppure le mie fantasie da mille e una notte sull'oriente.

martedì 24 dicembre 2013

La X100 e il Natale

di Fabio Foggetti

Con poca luce, ecco la macchinetta alle prese con il Natale! Postprodotto con Aperture 3 e Nik Collection!

Tanti auguri a tutti!










mercoledì 18 dicembre 2013

Napoli, uno smartphone e internet

di Fabio Foggetti

Un'amica va a Napoli, io chiedo delle foto in giornata. Lei scatta con il suo smartphone, un Samung Galaxy Mini 2. La sua visione della città, un telefono che certo non eccelle come macchina fotografica ma a noi non importa, perchè ricordiamo che "la migliore macchina fotografica è quella che hai con te", la possibilità di spedire i file via internet e la mia visione attraverso Analog Efex Pro.

Un gioco, una collezione di immagini che mi piace, frutto di una giornata di relax.

A voi.
















lunedì 16 dicembre 2013

L'Impero del Sole

di Fabio Foggetti

Un paio di anni dopo l'impegnato "Il Colore Viola" esce nei cinema "L'Impero del Sole". Avevo solo undici anni nel 1987 e vidi il film la prima volta qualche anno dopo in tv. Per molto tempo fu il mio preferito, tra tutti, anche più dei grandi miti degli adolescenti di allora come "Guerre Stellari". Fu la grande storia vissuta dal protagonista ad affascinarmi, è probabile che vedessi il lato rimantico e non quello tragico, degli avvenimenti. Oggi "L'Impero del Sole" resta una pellicola meravigliosa, ricca di emozioni e personaggi pennellati con grandissima maestria. 
 

A colpirmi è anche l'imponenza del lavoro per realizzarlo, in alcuni punti, come le sequenze con le folle in città o l'attacco alla base militare, sembrano rievocare grandi classici com Lawrence d'Arabia. Ma tutto il film trasuda amore per un certo genere di cinema epico, con il protagonista che ce la fa, che cresce ed esce cambiato dopo aver vissuto incredibili avventure ed essere passato per grandi sofferenze. Credo sia il punto in cui Spielberg, per la prima volta, è riuscito a fondere insieme la maturità espressa con "il Colore Viola" e l'animo sognatore di altre storie come "E.T." o "Incontri Ravvicinati".

Un 8 su imdb.

venerdì 13 dicembre 2013

X100 undici giorni prima

di Fabio Foggetti

Cosa è successo? Semplicemente, ho concretizzato quello che pensavo da molto tempo, siccome i soldi contano, dopo un altro anno, la Fujifilm X100 ha iniziato ad avere un costo per me abbordabile sul mercato dell'usato. Mi sono rivolto ad ebay annunci e per qualche settimana ho cominciato a cercare finchè ho trovato vicino a casa un'offerta allettante, inizialmente pure troppo allettante. Rinunciando ai due anni di garanzia, ormai andati, mi sono preso la macchina (con 2000 scatti), la custodia in pelle e il paraluce/adattatore filtri originale Fuji per 400€. Incrocio le dita e spero che intenda funzionare bene per molto tempo, davvero, perchè è eccezionale.

Perchè uno vende una macchinetta così performante? A sentire lui, perchè ne ha troppe e intende finanziarsi l'acquisto di una Leica M9. Wow, spero ci riesca, è strepitosa. Siamo sempre lì, ad inseguire il mezzo dei nostri sogni.

Io ora non ho più scuse, più di prima mi dovrò impegnare a capire ciò che voglio dalla fotografia, ad esprimermi attraverso essa, senza più "lamentarmi".

giovedì 5 dicembre 2013

X100 tre giorni dopo

di Fabio Foggetti

Mi sono finalmente preso la Fujifilm X100 che tanto desideravo da due anni a questa parte. Trovata usata, da un gentilissimo appassionato di fotografia, che mi ha fatto quello che considero un ottimo prezzo. Parlerò di come quando e perchè l'ho presa. Per ora devo dire che se le premesse sono quelle di questi tre giorni la macchina sarà un po' una sfida. Tutto un altro mondo rispetto alle mie due care reflex, sia in positivo che in negativo. Il divertimento non mancherà.

Dopo tre giorni il materiale buono è davvero poco (per limiti miei, non della macchina), ma qualcosa c'è. Di seguito alcune immagini convertite dai file raw di fuji con Aperture 3 e Nik Software Collection.

fantastiche macro per una lente simile

mercato a Cremona

dialogo tra sikh a Cremona

domenica 1 dicembre 2013

Il Colore Viola

di Fabio Foggetti

Nel 1985 Spielberg non solo dirige il suo primo film decisamente serio, ma con esso da il via alla valanga di emozioni che seguiranno con altri capolavori come "L'Impero del Sole", "Schindler's List", "Salvate il Soldato Ryan", "Amistad", "Munich" e così via.

Ogni cosa vuole essere amata
Avevo visto "Il Colore Viola" solo una volta, molti anni fa e, a parte la scena del rasoio, non ricordavo praticamente nulla (e questo mi sembra di notare è una costante con molti dei film di Spielberg citati fino ad oggi).  Coniugare tanta sofferenza e tanta gioia insieme, così tanti personaggi caratteristici e momorabili, richiede grande maestria e sensibilità (e degli interpreti in grandissima forma).

Mi sento di riassumere il film in pochi pensieri. Le persone sono capaci di una cattiveria e di un egoismo fini a sé stessi da dare il volta stomaco. Da bambini siamo spettatori e vittime succubi degli adulti. Da adulti ancora risuoniamo di tutto ciò. La ribellione è un processo che può richiedere anni. Quando la felicità arriva è travolgente.

Per me un 8 pienissimo, non ho trovato la colonna sonora così memorabile, secondo me l'assenza di Williams "si sente".


martedì 19 novembre 2013

Indiana Jones e il Tempio Maledetto

di Fabio Foggetti

cattivissimo
Dopo il successo del primo film, Indiana Jones è ormai un marchio, Spielberg e Lucas lo ripropongono per un secondo episodio, più ironico ma molto più oscuro. Con un cattivo cattivissimo, una Jones's Girl urlatrice memorabile, e una trama che più matinée non si può.
Spielberg ha vita facile, ma proprio perchè è bravo. Subito sottolinea il suo desiderio di portarci in luogo incredibile, lo fa con una sequenza bellissima ambientata nel fantomatico Obi Wan Club, tanto tempo fa, nel lontano (lontano) oriente. Sembra quasi un musical questo inizio e, forse, tutto il film lo sarebbe potuto essere (posso immaginarmi canzoni alla cena del maharaja, durante i momenti che precedono la notte di desiderio tra Indiana a Willie, durante i sacrifici umani e via andare).

E così questo Indiana Jones "minore", in cui il nostro eroe non attraversa mezzo mondo, ma "solo" la Cina, fila via liscio, con sentito piacere, con la sicurezza che solo l'archeologo più intrepido del mondo e il regista campione di incassi (per l'epoca) posso avere.

E' ormai il 1984, a dieci anni esatti dal suo esordio al cinema, Spielberg crea con gusto e maestria, giocando sul sicuro e, forse anche per questo, senza strafare, apparentemente senza stupire più di tanto. Ma a me, dopo questa ennesima visione, il film è piaciuto molto, un 8 su imdb.

martedì 12 novembre 2013

E.T. l'extra terrestre

di Fabio Foggetti

Nel 1982 Spielberg riprova portare gli alieni nel suo cinema, questa volta nulla di ambiguo, E.T. è una storia d'amore, quasi una favola, perfettamente riuscita, con una trama che si sviluppa senza intralci, con una fluidità disarmante. Di E.T. ricordavo molto bene l'intreccio e l'iconico alieno ma, passati tanti anni e tanti altri film, non avevo più una piena consapevolezza del modo in cui era raccontato. Gli attori sono bravissimi e praticamente tutti bambini visto che, fino a metà film, l'unico adulto inquadrato in visto è la madre dei ragazzi. La relazione che si crea tra Elliot e l'alieno è credibile e toccante. La vicenda monta pezzo dopo pezzo aggiungendo al tutto mistero, risate, tristezza e commozione. 
Il "problema" è che E.T. non è il mio genere di storia, o non lo è ancora, o non lo è stato per tempo. Una volta finito ho deciso di valutarlo con un 9 su imdb, meno non sarebbe stato onesto e forse, la prossima volta, potrei finire col sentirlo più mio e accoglierlo tra quei film che considero formativamente importanti nella mia vita. C'è andato vicino. Bravo Spielberg.

Questa volta visto in HD 720p a noleggio su iTunes

venerdì 8 novembre 2013

Analog Efex Pro

di Fabio Foggetti


Qualche mese fa Google ha acquistato Nik Software, a quel punto ha cominciato a vendere l'intero pacchetto di sviluppo fotografico digitale ad un prezzo abbordabile. Un pacchetto software fantastico anche per il solo Silver Efex Pro 2, una serie di regolazioni per il bianco e nero di cui difficilmente potrei oggi fare a meno. Il mio sospetto era che con questa svendita Nik sarebbe stato poi abbandonato. Invece, per me molto a sorpresa, qualche giorno fa è stato rilasciato il nuovo Analog Efex Pro, softaware per "creare" e anche giocare, applicando alle proprie immagini effetti vintage.
Si tratta di una serie di filtri davvero molto personalizzabili, ma, ancora non so, quanto realmente utilizzabili senza risultare poco originali in questi anni di invasione del vintage.


Ad oggi sulla pagine italiana del sofware non compare assolutamente il nuovo software mentre è bene in vista sulla pagine americana e se seguite Nik Collection su G+.
Io ho scritto direttamente a loro per sapere come ottenere l'aggiornamento, gentilmente e celermente mi hanno girato il link via mail. 


A lato alcune delle prove fatte oggi.

mercoledì 6 novembre 2013

Nikon DF

di Fabio Foggetti

E' dai tempi dell'uscita della fujifilm X100 e delle sue sorelle maggiori che non mi colpiva così tanto una nuova macchina fotografica. Esteticamente molto bella ( anche in un panorama ricco di modelli in stile "vintage" ) ha diversi comandi e ghiere manuali, un corpo molto solido e l'eccellente sensore full frame della Nikon D4. Non fa i filmati, costa un bel po'. Ma questa Nikon DF si fa davvero desiderare.

Relativamente moderna

di Paolo Grazioli

Il problema di autofocus che affligge la mia D50 sembra purtroppo andare peggiorando nel tempo, e non posso più permettermi di scattare 3 o 4 foto per ogni inquadratura per limitare i danni. Da qualche mese mi sto guardando intorno per capire cosa affiancare alla D50 (che non darò mai via, sia perché vale poco o niente, sia perché qualche vantaggio rispetto alle macchine moderne ce l'ha).
Dopo aver letto moltissimo sulla D80, D90, D200, D300, D300s e D7000, mi son fatto prestare una D5100 da un collega. Non ha le caratteristiche che mi servono (niente motore AF, niente pulsanti per accesso diretto ai parametri, troppo piccola per le mie mani enormi), però ha il sensore della D7000 e un firmware moderno: volevo rendermi conto delle migliorie dell'interfaccia introdotte dal 2005 a oggi.

Più di 6 anni di evoluzione

domenica 3 novembre 2013

I predatori dell'arca perduta (rigorosamente in bianco e nero)

di Fabio Foggetti

Arrivati gli anni '80 Spielberg inizia a collaborare con un altro regista di grande successo dell'epoca, George Lucas. Ne nasce un personaggio che diventerà leggendario, Indiana Jones.
Ho visto talmente tante volte "I predatori dell'arca perduta" che, quando ieri è arrivato il momento di riguardarlo, ho sentito che potevo permettermi un drastico cambiamento di visione. Ispirato com'è ai film e ai libri pulp di un periodo lontano, ho deciso di gustarmelo tutto in bianco e nero. Scelta perfetta, anche per farmi riscoprire un fantastico utilizzo delle luci che, vedendolo tante volte a colori, non saltava subito all'occhio


E così, ancora una volta, sono stato trascinato dentro le avventure del dott. Jones. Spielberg e la sua squadra erano davvero in gran forma, nessuno dei film precedenti a mio parere raggiunge ciò che è stato fatto qui. Dalla storia, piena di affascinanti cliché rinfrescati e sviluppati in modo sempre non scontato, ai personaggi, con un cast azzeccatissimo. Harrison Ford con il cappello e la frusta domina da subito ogni inquadratura di cui è protagonista, Karen Allen è la sua compagna perfetta. E poi l'archeologo rivale, i nazisti, l'amico arabo e pure la scimmietta. Un'avventura che salta dal Sud America (con una sequenza iniziale da antologia), al Nepal,  dall'Egitto ad una base segreta tedesca nel Mediterraneo. Un cinema d'avventura costruito con divertimento e intelligenza, uno dei migliori di sempre.

E poi ci sono le musiche. Il lavoro di John Williams è ormai iconico come il cappello di Indiana Jones stesso e il cinema di Spielberg non sarebbe quello che è senza il compositore che ha incorniciato con brani splendidi quasi tutti i suoi film.


Un invito a riscoprire questo film, provate, in bianco e nero. Per me un pienissimo 9.


venerdì 1 novembre 2013

Corde dell'Anima: aggiornamento

di Fabio Foggetti

Buon primo novembre! Torno oggi su un argomento ormai affrontato qui diverse volte. E' evidente che il workshop in questione mi ha segnato non poco. Le Corde dell'Anima mi ha dato un'interessante opportunità di confrontarmi con me stesso e con altri, fotograficamente parlando. Un paio di giorni fa sono stati pubblicati i tre scatti selezionati come i migliori tra quelli dei partecipanti e una delle mie immagini si è piazzata terza. Ottima notizia direi, mi ha fatto molto piacere. 



Ecco qui su facebbok i primi tre. Mi permetto di dire qualcosa sulla mia. Il fotosviluppo fatto con Nik Software non è assolutamente tra i migliori. La sfocatura artificiale è assolutamente voluta ma le sfumature bianche del cielo no, sono una conseguenza del lavoro fatto e sul fatto che ero poco pratico sull'utilizzo del software. Il tutto però mi ha aiutato a creare inquadratura "unica" della scultura di note che fa da soggetto all'immagine. Credo che ognuno dei fotografi presenti abbia provato ad inserirla in una inquadratura, io personalemnte ne ho scattate diverse ma, a parte questa, le altre erano assolutamente banali. Se personalmente mi piacciono di più altre mie foto, sono contento che sia stata apprezzata proprio questa, forse più costruita, ma anche più pensata.


sabato 26 ottobre 2013

1941 - Allarme a Hollywood

di Fabio Foggetti

Continuo a condividere la mia personalissima marcia attraverso il cinema di Steven Spielberg giungendo a raccontarvi di quanto accadde in una folle notte del 1941. Questo film, questo 1941 - Allarme a Hollywood, fa ancora parte di quel gruppo di opere del regista americano che avevo visto solo una volta, tanti anni fa, e di cui ricordavo poco o nulla.
Oggi ho preso il tandem, mio nipote e sono andato alla ricerca del DVD.

Ho trascorso due ore ridendo e, a tratti, guardando lo schermo della tv in modo molto perplesso. Una follia questa storia, una commedia talmente pazza che lo stesso Spielberg pare avesse pensato di farla diventare un musical e che l'amico Kubrick avesse suggerito di renderla un dramma. Forse è la guerra che rende tutti fuori di testa. I personaggi urlano in continuazione. I giapponesi vogliono bombardare Hollywood ma si "accontentano" di un luna park. Gli americani si sparano tra di loro dando vita a scene che, davvero, si possono vedere solo ad Hollywood. Dopotutto, come dice il pesonaggio di Belushi, "Sono solo comparse. Questo è un film di guerra!"

1941 è sicuramente meno fine del precedente Incontri Ravvicinati ma l'ho apprezzato di più. Pieno di difetti ha però un grande cast, un regista che sa il fatto suo (e che in futuro saprà mostrare la follia della guerra in modi diversissimi tra loro), degli sceneggiatori incredibili e un John Williams in gran forma con l'ennesima, splendida, colonna sonora. Ascoltare per credere.


Lodi: Festival della Fotografia Etica

di Fabio Foggetti

Se in parte mi sono risvegliato dal torpore fotografico dell'estate, il Festival della Fotografia Etica di Lodi mi ha dato la spinta per riprendere. Se questo fine settimana vi state chiedendo che fare, andateci! Il festival vero e proprio era la scorsa settimana ma, ancora fino a domani, domenica 27, le mostre saranno visitabili. Per la modestissima cifra di 5€ vi spalancano non uno, ma più mondi. Per ricordare che c'è vita là fuori, a volte dura, difficile, piena di sofferenza, ma vita.

ho visto le prime tre mostre dell'elenco, una meglio dell'altra, sopratutto quella sull'Amazzonia, coraggiosamente in bianco e nero.


martedì 22 ottobre 2013

Incontri ravvicinati del terzo tipo

di Fabio Foggetti

paura!
Come per "Lo Squalo", anche di questo film avevo solo un vago ricordo. Mi era ben chiaro il finale ma non come la storia ci arrivava. Il film ha un gran dispendio di mezzi, un'idea affascinante e, non mi stupisce, un'eccellente regia. Ma rispetto ai due precedenti, mi ha deluso, ho trovato la storia debole, i personaggi incompleti. 

Credo che il problema di fondo sia l'ambiguità lascata sulle vere intenzioni degli alieni. I terrestri fanno la figura dei faciloni un po' cretini. Il protagonista, Dreyfuss, chiaramente mentalmente influenzato dagli alieni, viene lasciato andare, senza alcuna preparazione, sulla nave madre dei visitatori. Nessuna delle autorità presenti lo ferma, anzi, sono proprio loro ad autorizzarlo. Ma perchè? Sono tutti mentalmente sotto controllo? Fosse uno scenario simile sarebbe affacinante, ma lasciarlo così aperto, troppo aperto, non mi ha convinto.

Promosse a pieni voti invece le storie familiari sconvolte da questi avvenimenti. Oltre a quella del protagonista maschile, mi riferisco anche a quella della madre del bambino "rapito", protagonista di una delle scene più inquietanti, quella del rapimento appunto. Bello che i due a metà film intreccino le loro vite nella ricerca della famosa montagna, peccato che poi non ci sia tempo per costruire qualcosa di più coinvolgente.

Gran successo di botteghino nel 1977, il film è ormai un classico. Per me un mezzo passo falso di Spielberg. un personale 7 su imdb.

sabato 19 ottobre 2013

5s

di Paolo Grazioli

Un paio di settimane fa ero seduto con un amico su una panchina a godermi il sole del tardo pomeriggio, quando noto l'ottima luce e gli chiedo di farmi fare due scatti col suo nuovo iPhone 5s comprato da poco.
Molto leggero da tenere in mano (io ho un 4 comprato usato qualche mese fa) rimango un po' perplesso dall'interfaccia di iOS 7, ma riesco ugualmente a scattare qualche foto e me le spedisco via mail.
La mattina dopo, come apro i file sul computer rimango sbalordito!

I panorami sono facili da creare


giovedì 17 ottobre 2013

Portfolio26100.org

di Fabio Foggetti

vi dovete sposare? Conoscete qualcuno che vuole farlo? Recentemente ho scritto di una semplice e curiosa idea messa in pratica al matrimonio di un amico, idea per raccontare in modo differente dal solito quel giorno speciale. Ma, a quello stesso matrimonio, erano presenti anche dei fotografi ufficiali, dei professionisti chiamati per fare un lavoro come si deve, bello, curato, originale. Uno dei due è Niccolò Zanobbi

Credo che il suo sito si presenti da solo. Non fermatevi ai matrimoni, prendetevi un po' di tempo anche per i paesaggi e gli angoli urbani.


io c'ero


sabato 12 ottobre 2013

Lo Squalo

di Fabio Foggetti

L'anno dopo "The Sugarland Express", Spielberg se ne esce con uno dei suoi più grandi successi. E' in grado di terrorizzare con uno squalo di "gomma", di far salire la tensione, di costruire un classico del cinema. Prima di oggi avevo visto "Lo squalo" molti anni fa, probabilmente a pezzi, dato che non ricordavo quasi nulla se non un paio di sequenze. La matinèe di oggi è stata tutta d'un fiato, con il film in alta definizione a 720p e in lingua originale (sottotitolato, sennò che cosa capivo!).

Capolavoro! Lo squalo si vede fisicamente solo dopo un'ora, con un tempismo perfetto che spezza il film in due parti ben distinte. Nella prima, la lotta del capo della polizia (e dell'esperto di squali) contro l'ottusità dell'amministrazione, preoccupata di non far affondare la stagione turistica della piccola isola. Nella seconda la sfida di tre uomini contro la bestia, quasi dimentichi del perchè di tutto. Solo loro tre, in un crescendo emozionante. Almeno questo è stato per me.

E poi, la colonna sonora di Williams, coinvolgente, con il famoso tema diventato simbolo del film ma anche con motivi più avventurosi e spensierati che non sfigurano affatto.

una storia nella storia quella del rapporto che sia crea  tra i tre "pescatori"
Richard Dreyfuss, perfetto nel suo ruolo, l'attore, credo, che più di tutti ha lavorato con Spielberg. I due hanno girato tre film insieme, fin'ora nessuno ha fatto altrettanto (ERRATA: mi è stato fatto notare che si tratta di Harrison Ford che con Spielberg ha girato 4 film).

Sublime la parte del film ambientata sulla barca, per quanto mi riguarda ne avrei visto altre due ore senza paura di annoiarmi.

Certamente il salto rispetto alla sua "opera prima" è significativo. Un 8,5 per me, su imdb sarà 9!

domenica 6 ottobre 2013

The Sugarland Express

di Fabio Foggetti

Mi piace il cinema, davvero tanto. Non a caso una delle sezioni del menù del blog è dedicata a raccogliere i cortometraggi cui ho partecipato. Questi anni di interesse per la fotografia mi hanno inoltre aiutato a capire un po' di più le scelte artistiche e tecniche fatte nella realizzazione di un film.
Ma, sopratutto, le storie del cinema sono emozioni, sono coinvolgenti, mi fanno riflettere e sognare.

Un mese fa, durante il trasloco, ho spostato anche i miei dvd e mi sono "accorto" che è Steven Spielberg a farla da padrone nella mia videoteca. Mi è sempre piaciuto molto il suo lavoro ma non ho mai pensato che fosse il regista da me più cercato e acquistato!

Così, rendendomi conto tramite IMDB, di aver visto tutti i suoi film (tranne uno), ho deciso di recuperarli tutti, (ri)vederli in ordine cronologico e condividere qui le mie "impressioni". Il tutto con una cadenza abbastanza regolare, forse 7 o 15 giorni. 

Goldie Hawn in una delle scene più belle.
The Sugarland Express è la prima opera di Spielberg uscita al cinema. L'unico suo film che fino a ieri non avevo mai visto. Ora è presente all'appello, visionato in lingua originale sottotitolato e trasmesso a 720p.

Su IMDB ho dato un 8/10 (sarebbe stato più un 7.5).

Inizialemente un po' freddina, la storia dei due fuggiaschi alla ricerca del proprio figlio è velocemente diventata assurda, divertente, tragica e molto emozionante. Considerando il mio problema con gli anni '70, sono piacevolmente stupito!

Il film ha un buon ritmo, non si perde mai, anche nelle sequenze più tranquille. In poco tempo mi sono affezionato ai due protagonisti, molto affezionato. Ma ho fatto anche il tifo per il saggio capo della surreale e comica carovana di poliziotti che li insegue. Così, purtroppo, mi sono trovato a sperare in due finali di storia chiaramente agli antipodi. E il finale, essendo tutta la storia ispirata a fatti realmente accaduti, non poteva essere più netto ma allo stesso tempo, assolutamente preparato durante tutto il film. 

Ho amato The Sugarland Express come non pensavo, mi sono ritrovato a ridere come e con Goldie Hawn, chiedendomi se tutto quello che stava succedendo aveva un senso, e per chi.

venerdì 4 ottobre 2013

Idea da matrimonio

di Fabio Foggetti

Un paio di settimane fa mi è capitato di essere invitato al matrimonio di una coppia di amici. Lo sposo mi aveva precedentemente chiesto, insieme ad un altro "fotografo", di occuparmi di un piccolo progetto da svolgere durante la cena. Creare un album fotografico degli invitati sul momento, con tanto di dediche degli stessi.


L'idea ha avuto il successo sperato, solo una manciata di ospiti ha disertato la procedura "dediche".

Come abbiamo proceduto:

-Due amici "fotografi" disponibili a perdersi parte delle portate della cena e girare tra i tavoli scattando fotografie.

-Due reflex con funzione "pitch bridge" (nel nostro caso erano perfette le datate Nikon D40 e Nikon D50).
 
-Ospiti disponibili.

-Album fotografico

-angoli adesivi per foto

-una biro! Oggi è davvero difficile trovarne una se la si dimentica!

-Stampante compatta con un numero sufficiente di cartucce. Qualcosa tipo questa Canon Selphy CP 810 o simili. Anche Kodak le fa. Insomma, qualcosa che ingombri poco e possa funzionare connettendo direttamente la macchina digitale. Sono sufficienti delle immagini 15x10.

-suggerimenti

noi abbiamo deciso di scattare con due modalità differenti. Un fotografo ha scattato ritratti in bianco e nero, l'altro a colori. Giusto per dare varietà e distinzione al lavoro.  Personalemnte ho utilizzato un obiettivo molto luminoso, il Nikkor 35mm 1.8. Per alcune immagini ho scattato senza flash ma, almeno con gli iso800 della D40, ho ottenuto alcune immagini troppo mosse. Considerando che sulle foto di piccole dimensioni il rumore digitale (sopratutto in bianco e nero) si nota poco, consiglio di alzare pure a 1600. Comunque ho rimediato utilizzando il flash in macchina unito al diaframma molto aperto (2.0 o 2.2) che ha dato un piacevole sfocato.

E' utile anche presidiare il luogo di stampa, gli ospiti tendono ad essere giustamente curiosi.

Posso assicurare che il risultato finale sarà quanto mai apprezzato.





giovedì 3 ottobre 2013

La "mia" Bretagna su Flickr

di Fabio Foggetti

Eccomi, sistemato nella casa nuova, dotato di connessione adsl che spacca, ho appena caricato un nuovo set su flickr. E' il secondo dedicato al viaggio in Bretagna. 
Regione bella, dove si mangia bene, si beve un ottimo sidro e capita che ci siano dei momento che vale la pena di immortalare. Non sono mai stato un fan delle foto di paesaggio ma, devo ammettere, che ci sono stati situazioni in cui ne valeva la pena.

Uno dei luoghi migliori è stato a Pointe du Raz, uno dei fari nell'estremo occidente della Francia. 
Siamo arrivati poco prima del tramonto, con molte altre persone, dopo una camminata di un paio di chilometri (credo). Era magico e rilassante pensare che si era tutti lì per godere del sole che scendeva dietro i fari e il mare. Seduti sulle rocce in attesa, vicini, e uniti dalla ricerca dell stesso momento. Molti con le macchine fotografiche e alcuni senza aver disattivato il fastidioso "bip" della messa a fuoco. Santo cielo di Bretagna, ma volete disattivarlo! Già il "clack" dello specchio delle reflex è, in alcuni momenti, snervante, se prima ci mettiamo l'altro terribile suono, ammazziamo il momento.

E' così che dopo qualche scatto ho posato la macchina e mi sono goduto l'aria, il mare, la luce, tutto insomma.

dicevo, si è andati camminando

dicevo, c'era gente a godersi lo spettacolo

prova di HDR

mercoledì 11 settembre 2013

Andata e ritorno

di Fabio Foggetti

Tornato dal viaggio in Bretagna e sistemato nella nuova casa mi ritrovo con la sola connessione ad internet del telefono. Sarà dura riprendere subito con costanza su questo spazio dopo la lunga pausa estiva. 

Ieri, notte tempo, ho cominciato a guardare le foto scattate. Alcune mi sono piaciute proprio, non vedo l'ora di passarle un poco con nik software e poi caricarle qui. 

In viaggio ho portato la Nikon D200, il 35mm e un 70-210 prestatomi da un'amica. Ah e anche l'iPhone 4, che ha fatto da supporto grandangolare! 

Comincio con qualche scatto direttamente realizzato con lo smartphone e sviluppato con snapseed.