impressioni sulla passione della fotografia e non solo

impressioni sulla passione per la fotografia e non solo

giovedì 29 maggio 2014

D.E.S.I.C.A. 9

di Fabio Foggetti

Anno nuovo D.E.S.I.C.A. nuovo. Ormai giunto alla nona edizione, è un appuntamento imperdibile per me e il gruppo di amici di sempre. Venerdì scorso ci siamo ritrovati per creare un'idea, un video in 24 ore. Ci siamo riusciti, con impegno, frustrazione e tanto divertimento.
Ancora non posso pubblicare il cortometraggio, sarà disponibile online solo dopo la serata ufficiale di presentazione che avrà luogo domani.

Oggi mi limito a mostrarvi qualche foto della notte "dietro la quinte" e a riproporre il link al video dello scorso anno.





venerdì 23 maggio 2014

La "mia X100" dopo 6 mesi

di Fabio Foggetti

Il mio passatempo è fare foto, la mia macchina preferita fin'ora la Fujifilm X100, e credo si fosse capito. Poi però l'importante per realizzare foto sono le idee e la conoscenza del mezzo. Perchè perdere tempo a scartabellare dentro al menù non va bene. Per cui credo che cambiare macchina in continuazione non vada bene, sopratutto se ognuna è molto diversa dalle precedenti.

A volte cambiare può essere positivo, sopratutto quando la spinta a scattare si assopisce, ma per farsi tornare la voglia ci sono anche altri modi, più utili ed economici. Uscire, osservare, andare ad una mostra, leggere un buon libro di fotografia, parlare con altri appassionati, creare dei progetti personali!

Ecco, ora sono sei mesi che utilizzo solo la X100, le mie reflex giacciono inutilizzate. 
La X100 fa foto più "belle" delle precedenti Nikon? Sinceramente non lo so, sicuramente non peggiori. Però è fantastica con poca luce, la tenuta agli alti ISO è quello che cercavo. Raw ad iso 1600, jpg a 3200 o anche, scendendo a compromessi, a 6400. Anzi, l'utilizzo che ne ho fatto fin'ora è stato proprio o notturno oppure al chiuso. 
L'uso delle ghiere fisiche è stato illuminante, sopratutto la compensazione dell'esposizione che prima tendevo a sottovalutare.
Anche il menù, sicuramente realizzato peggio di quello di Nikon, comincia a risultarmi famigliare, a non farmi perdere troppo tempo. 
Conoscerla significa sapere anche quali sono i suoi limiti e anticipare il risultato dello scatto. So che non è velocissima nel riavviarsi e non sempre precisa nel mettere a fuoco quando c'è poca luce. Sapendolo, gestisco le situazioni di conseguenza, tendo a prepararmi e a prevedere. E di occasioni ce ne sono di più, perchè ho imparato quanto è leggera e solida, la porto con me più volentieri, molto di più, di quanto non facessi con l'adorabile Gallina Vecchia.

Ieri sera ad esempio è venuta con me a fare un giro notturno per lunghe esposizioni, dopo anni mi sono deciso ad acquistare un trepiedi, e così ho portato la X100 ad immortalare distributori di carburante!




lunedì 19 maggio 2014

App: 645 Pro Mark II

di Fabio Foggetti

Grazie al podcast di Discorsi Fotografici ho acquistato e provato l'applicazione 645 Pro Mark II, disponibile su Apple App Store. Interessante perchè permette, tra le altre cose, di salvare i file immagine generati dall'iPhone in formato Tiff. 
Permette di bloccare fuoco ed esposizione, applicare filtri colorati e visualizzare, ma non cambiare, iso e tempi. Utile anche la previsualizzazione di istogramma e alte luci. Il tutto mantenendo l'immediatezza dello scatto con lo smartphone. Segnalo, ma è un'impressione assolutamente personale, un aumento del consumo della batteria rispetto alla normale applicazione fotografiche di iOS7.

Le immagini allegate sono dei jpg generati dall'elaboraizone dei Tiff con Aperture 3.





venerdì 16 maggio 2014

La tracolla di cuoio

di Fabio Foggetti

Quando a dicembre acquistai di persona, da un gentilissimo fotoamatore milanese, la mia Fujifilm X100, pur sentendomi dire che non trovava la tracolla della custodia di pelle e che mi avrebbe contattato non appena sarebbe saltata fuori, non mi aspettavo proprio nulla. Oggi invece sono qui a provarla. Comodissima, perchè più morbida e lunga di quella, terribile, presente nella scatola della macchina. Cambia proprio il modo di indossarla e, nel suo piccolo, mi ricorda quanto possono essere cortesi le persone, anche gli sconosciuti, a mesi di distanza.
Mi è anche tornato in mente che, lo stesso giorno dell'acquisto della Fuji, il fotografo in qustione mi informó della vendita della sua Leica M8 per una cifra assolutamente conveniente se confrontata con i prezzi che girano online. Ripeto a me stesso che le belle foto le fa il fotografo. Si il fotografo. 

martedì 13 maggio 2014

Mostra: World Press Photo a Milano

di Fabio Foggetti

Mi fa sempre impressione Milano, il retro delle case e dei palazzi visti dalla ferrovia. L'intricato mondo delle vie fuori dal centro, le carrozzerie, i vecchi condomini, le persone che chiacchierano sul balcone, i bar anonimi eppure tutti con la loro storia, i loro proprietari e l'umanità che li frequenta. Così tanto solo qui. Troppo, tutto troppo uguale e allo stesso tempo unico. Travolgente. Ed è solo una piccola metropoli.

Oggi sono tornato a Milano, dopo mesi, per ammirare la mostra legata all'annuale premio World Press Photo, presso la Galleria Carla Sozzani. La galleria-libreria al primo piano del numero 10 di Corso Como è proprio bella. Il terrazzo-giardino rilassante, con vista sul grattacielo Unicredit. 

La mostra è notevole, con foto di fortissimo impatto, ed è sempre un altro mondo ammirarle stampate, esibite in modo da essere valorizzate al massimo. La fotografia quando possibile va vissuta esposta, accontentarsi di internet non basta, tende a farci liquidare con troppa fretta l'opera oltre a mostrarcela con i colori (spesso e volentieri mal calibrati) dei nostri monitor. Inoltre certi contesti d'esposizione valgono da soli la visita.

venerdì 9 maggio 2014

Minority Report

di Fabio Foggetti

Nel 2002 Spielberg resta nella fantascienza con un film da me sempre troppo sottovalutato. Durante questa re-visione di Minority Report ne ho colto sopratutto il lato noir. Un protagonista, Tom Cruise,  che vive nella solitudine dei propri ricordi, dando la caccia ai criminali ma passando il proprio tempo libero proprio nei bassifondi di una Washington distopica e molto affascinante, una metropoli che potrebbe essere in qualsiasi angolo dell'America del futuro, del presente o del suo recente passato. Abbiamo anche un (primo) antagonista, un ottimo Colin Farrel, investigatore implacabile, incorruttibile che finisce per essere vittima di questo suo zelo. E come ormai succede da diversi film di Spielberg, a creare l'atmosfera giusta non sono solo la storia e i suoi personaggi, ma anche la sempre precisa e ricercata fotografia di Kaminski, luci fredde e spesso sovraesposte.




La storia è coinvolgente, più che per i suoi colpi di scena, per la fuga, per quell'adrenalinico "tutti scappano" che coinvolge noi e l'eroe della storia. Una caccia all'uomo ma anche un percorso di ritorno alla normalità del protagonista e della fuggiasca che lo accompagna.

Segnalo la memorabile sequenza dei "ragni" che frugano il condominio per identificarne gli abitanti. Magistrale!

Voto su imdb 7 non una della migliori prove di Spielberg, ma sicurmante un film ben fatto, ben confezionato e con momenti emozionanti e suggestivi.