impressioni sulla passione della fotografia e non solo

impressioni sulla passione per la fotografia e non solo

domenica 29 marzo 2015

Mostra: Angelo Cozzi

di Fabio Foggetti

Madrid, la mia preferita
Quello di Angelo Cozzi è un nome che non avevo mai sentito fino a qualche giorno fa. Mi spiace scrivere della mostra dedicata al suo lavoro, che si è chiusa oggi a Cremona, troppo tardi per invitarvi ad andare a vederla. Ma sempre in tempo far sapere che bellissima scoperta è stata, così che venga voglia di navigare per il sito del fotografo .

Sono entrato, non c'era nessuno, in questo grande salone con file e file di immagini, a colori e in bianco e nero. Una lunghissima carrellata storica e geografica. Mi sono proprio lasciato trasportare e il sig. Cozzi si è rivelata una guida eccellente. 

Bello ogni volta scoprire qualcosa di nuovo.

giovedì 19 marzo 2015

Perdermi e ritrovarmi


di Fabio Foggetti

Perdermi è facile, anche per strada. Oppure davanti ad una storia, vecchia o nuova, libro, film, gioco, la scelta è vastissima. Perdermi davanti a questo schermo. Inizialmente perdere il desiderio di scattare fotografie non mi ha preoccupato, ma sono passati davvero tanti giorni tra uno scatto e l'altro. Inizialmente, dicevo, non mi ha preoccupato perché sono subentrati altri interessi, divertimenti, compagnia di persone care. Però col tempo ho sentito la mancanza di questa che ormai era una abitudine molto piacevole. Un aspetto della mia vita di cui vado fiero, non solo per qualche raro buon risultato, ma perché mi ha insegnato e mi ha dato. Ho studiato, ho cercato di capire come funziona catturare l'immagine che desidero. Ho visitato luoghi solo per avere scorci nuovi da fotografare, ho conosciuto bellissime persone. 

Ora ho riacceso la fuji e sto pensando a cosa fare. Ho riaperto l'account instagram e sto pensando cosa caricare. Ho riguardato i manuali non ancora letti. Intanto ci riprovo, per avere un ulteriore appiglio, un altra cosa in cui perdermi per affrontare la realtà.

Scrittori che parlano e scrittori che ascoltano. Perché anche così è importante.
Due scatti ritrovati tra la manciata che stava nella scheda di memoria.




mercoledì 11 marzo 2015

Bruciano le fiamme della vita

di Fabio Foggetti

Ciao a tutti, non scrivo da Natale, non fotografo praticamente da Natale ma non me la sento di mollare questo spazio in modo definitivo. Non voglio perché in questi anni mi ci sono aggrappato, cercando di portarlo costantemente avanti, di coinvolgere altre persone, di utilizzarlo come spinta per nuovi progetti. Sono settimane che evito di aprire la pagina del blog quando sono al pc e solo ora, attraverso l'iPhone, riesco a buttare giù qualche riga. 
Spesso ho mollato temporaneamente perché avevo altro da fare, altre volte per scarsità di idee. Questa volta perché le brutture della vita hanno colpito duro. Ho cercato e cerco tutt'ora vie di fuga da questa situazione, che però non può essere evitata, solo affrontata fino alla fine, con tanta speranza e zero fede. Perché la religione è una grande panzana, una follia collettiva o come diceva qualcuno, la peggior invenzione di dio. 

E allora voglio solo far sapere a chi legge che ci sono, che voglio tornare a scrivere di cose anche a caso. Magari di foto, perché la X100 è lì che aspetta. Forse la primavera, sicuramente il mio risveglio. 

Poi arriverà l'estate e infine l'autunno, quando daró forma alla speranza.